Cosa è la banca?

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Non è necessario essere ricco per trovarsi a disporre di più denaro di quello che occorre per i bisogni immediati; come pure  non è povero chi, in un certo momento e per un dato progetto, ha bisogno di denaro altrui, se prevede fondatamente di poterlo restituire alla scadenza convenuta.
La banca è il luogo nel quale l'eccedenza di fondi del primo s'incontra con il bisogno del secondo. La banca è dunque, un intermediario: si frappone tra coloro che le affidano in deposito il proprio denaro e coloro che quel denaro desiderano prendere a credito. Ma essa non può opporre ai primi l'insolvenza dei secondi perché si assume il rischio dell'operazione. Da questa posizione intermediatrice deriva la delicatezza della funzione bancaria, che deve, da un lato garantire la sicurezza dei fondi della clientela e, dall'altro, soddisfare la richiesta di chi ha bisogno di denaro . Non ci sono regole scritte che stabiliscono come la banca deve comportarsi. Le decisioni vanno prese caso per caso e sono l'espressione della "professionalità" del banchiere.
Troppa compiacenza nel prestare può essere dannosa, come può esserlo troppa prudenza, perché nel primo caso  la banca si espone al pericolo d'insolvenze, nel secondo rischia di perdere affari anche vantaggiosi.
Questa, che abbiamo descritto nella sua essenza, è la prima funzione della banca: non tenere mai ozioso e infruttifero il denaro, come invece avverrebbe se ognuno di noi lo conservasse in un cassetto, in un forziere o in un nascondiglio. Ma non meno importante di tale compito è la parte che la banca svolge nel rendere agevoli e spediti i pagamenti che, in numero incalcolabile, si effettuano quotidianamente in un sistema economico evoluto, dove le transazioni fra i singoli sono continue.